giovedì 8 settembre 2011

Metodo FIRST o metodo GALLOWAY???

Come ho più volte accennato sono un podista inesperto ma di sicuro mooolto volenteroso.
Ho voglia di preparare al meglio delle mie possibilità la maratona di Roma, ma non essendo propriamente un atleta e non avendo a disposizione un preparatore atletico, per gli allenamenti mi affido ai consigli dei più esperti oltre che a personali ricerche su internet.
Girovagando nei meandri del web ho trovato due metodi di preparazione alla maratona che a prima vista sembrano molto interessanti: FIRST e Galloway.
FIRST
First (Furman Institute of Running & Scientific Training) è un metodo di preparazione alla maratona ( ma si può adattare anche alla mezza ed ai classici 10k) che si basa su un concetto base "corri meno corri meglio e di conseguenza più veloce". Una vera manna per chi come me ha altre cosa da fare oltre che la corsa, come ad esempio famiglia e lavoro che, come giusto che sia, richiedono parecchio tempo.
Il Programma ha la durata di 16 settimane e si basa su tre allenamenti settimanali: una sessione di ripetute, un fondo medio, e una corsa lunga. 
tratto da runner's world
Il ritmo da tenere in allenamento si calcola tenendo conto delle proprie prestazioni su un 10k.
sempre tratto da runner's world


Da podista inesperto mi sembra un buon compromesso, non si macinano tanti chilometri ma si mira alla qualità dell'allenamento. C'è da dire anche che i detrattori di questo metodo evidenziano che i migliori atleti (top-runner) raramente seguono una tabella di sole sedute settimanali.... staremo a vedere.
GALLOWAY
Il metodo Galloway è stato creato da Jeff Galloway, un maratoneta statunitense che ha corso anche alle olimpiadi del '72.
Galloway ha creato questo metodo che non ha come obiettivo primario la prestazione, ma solo quello del benessere e aiuta a godere dei benefici della corsa.
La tabella di preparazione alla maratona dura 60 settimane e prevede 3 sedute di allenamento settimanali; i primi due mirano ad un mantenimento della condizione fisica generale, il terzo ad un miglioramento.
Come si può immaginare l'allenamento più importante è quello il terzo e lo si affronta alternando corsa e camminata; questo per dar modo al muscolo di recuperare. Per la spiegazione dettagliata vi rimando al sito http://www.runnersworld.it/maratona-per-tutti-col-metodo-galloway-tutte-le-tabelle
Io sceglierò il FIRST .... però prima di iniziare con la tabella della maratona devo preparare la mia prima mezza che si correrà a novembre a Fiumicino.
In bocca al lupo a me....


martedì 6 settembre 2011

Parco degli Acquedotti

Dalla primavera fino all'autunno, e comunque fino a quando non si accorciano le giornate, uso allenarmi e macinare chilometri presso il parco degli Acquedotti che si trova ovviamente a Roma zona Cinecittà ( http://it.wikipedia.org/wiki/Parco_degli_Acquedotti. ).

Il parco è magnifico, leggeri saliscendi, fondo sterrato abbastanza liscio, diversi tratti alberati.
All'interno del parco ci sono molti percorsi belli da affrontare anche in bicicletta.
Di seguito la mappa tratta dal sito con la segnalazione dei punti di entrata http://www.fitrunning.it/acquedotti.htm

Quanto è importante la testa

All'inizio della mia avventura podistica, la mia paura più grande era quella di annoiarmi.
Correre da soli per tanto tempo non è assolutamente facile, ma una cosa l'ho capita da subito.
BISOGNA PORSI UN OBIETTIVO!!!!! che sia quello di terminare una fase di una tabella di allenamento oppure quello di arrivare pronto ad una gara, l'importante è avere un traguardo da raggiungere. Correre tanto per correre secondo la mia personalissima opinione da corridore "improvvisato" non funziona.
Io personalmente, per mantenere viva la voglia di correre, cerco di pormi un doppio obiettivo, il primo è quello di puntare ad una gara in particolare, l'altro, viene in funzione del primo e lo pongo settimanalmente programmandomi i singoli allenamenti.
Come ho già scritto io corro quasi sempre da solo, e sopratutto negli allenamenti lunghi non mi riesce sempre di mantenere la concentrazione e talvolta la voglia di sospendere l'allenamento è fortissima. BENE .... cascasse il mondo non bisogna fermarsi! Se la tabella di allenamento ti impone un obiettivo BISOGNA arrivare alla fine. Superare i momenti di crisi da soli e senza fermarsi è FONDAMENTALE e secondo me "fortifica" la mente. E' facile trovare giustificazioni durante la corsa per interrompere l'allenamento, tipo un dolorino improvviso, estrema fatica etc... Riuscire a riconoscere una "scusa" da una reale esigenza del corpo non è facile e la testa ha un ruolo fondamentale.
NON voglio fare lo psicologo da quattro soldi, in questo post più che altro ho raccontato solo delle personali sensazioni e i pensieri del sottoscritto.
Correre è fantastico ed ho capito che alla fine dei conti coinvolge emotivamente in maniera diversa tutti i podisti dall'amatore all'atleta.
Spero di essere riuscito a dare a questo sport il giusto valore e peso nella mia vita, di seguito vi elenco le motivazioni principali per le quali l'ho intrapreso e spero possiate condividere:
per mantenermi in forma,
per sentirmi fisicamente meglio,
per mettermi continuamente in discussione,
per scaricare tutte le "tossine" che si accumulano durante la vita quotidiana,
per dimostrare a me stesso che, anche se non ho un pregresso da atleta e comunque da sportivo, posso (e lo farò) affrontare una MARATONA.
Buone corse a tutti.

giovedì 1 settembre 2011

Presentazioni

Buongiorno a tutti, mi chiamo Roberto Montano, sono un ragazzo (per lo meno mi sento tale) di 36 anni, sposato con una bellissima ragazza e con 2 bellissimi figli di 8 e 3 anni. Vivo a Roma, Morena, e di professione faccio il militare.
Questo è il mio primo blog, molti di voi penseranno "e chi se ne frega", e comunque dal titolo si capisce molto.
In questo spazio vorrei riuscire a trasmettere e raccontare, ai pochissimi che mi seguiranno, le sensazioni, le paure ed in generale tutto il cammino di avvicinamento, compresa la preparazione, alla mia prima maratona di ROMA quella del 18 marzo 2012.
Io, un anno e mezzo fa, pesavo 86 chili per 178 cm di altezza, non facevo alcun tipo di sport, mangiavo come pochi e piano piano stavo minando la mia salute.
Prima di intraprendere questo sport, per me correre significava sofferenza fisica e noia, non riuscivo minimamente a capire come potevano fare  altre persone a praticare questo sport per chilometri e chilometri.
A lavoro ho dei fantastici colleghi che condividono la passione per la corsa e quasi tutti i giorni, durante la pausa caffè e durante il pranzo, li sentivo parlare tra loro delle loro esperienze in gara, dei metodi di allenamento e di tutto quello che gira intorno al mondo del podismo con molto entusiasmo e tutto sommato mi divertivo ad ascoltarli, non riuscivo a capire questo sport, ma li ammiravo.
Ogni tanto, un po per parlare, un po per consiglio e vedendomi un po' rotondetto provavano a coinvolgermi ma senza risultato.
Un bel giorno uno di questi amici mi da un foglio con dentro una tabella, era un piano di allenamenti per neofiti che spiegava come riuscire in tredici settimane a correre da zero fino ad un ora consecutiva. Io dentro di me pensavo: "un ora di corsa???? ma è da folli non ce la farò mai....." .
Vedevo questo amico/collega coetaneo come un "alieno": appassionato di corsa, fisico asciutto, iscritto ad una squadra podistica, partecipa a gare di corsa con discreti risultati (secondo lui, per me sono eccellenti).
Quando mi diede questa scheda mi disse: "cerca di seguire la scheda per un mese di seguito, come se te lo ordinasse il dottore, se non fa per te me lo dirai alla fine, altrimenti vedrai come ti sentirai meglio".
Quel giorno in me è scattata una molla, ho pensato che forse questa era una occasione da prendere al volo per cercare di dare una svolta alla mia vita....
così è stato.
Ora peso 66/67 chili, mi sento benissimo, ho le analisi perfette anche se mangio parecchie "schifezze", sono iscritto alla società podistica asd ponte di nona (la stessa del mio amico) e tra poco inizierò la preparazione alla sfida delle sfide la mitica MARATONA. In pratica voglio dimostrare a me stesso che in 2 anni si può passare da cicciottello pigro a "maratoneta".
In bocca al lupo a me....